Fettuccine al ragù, profumo d’infanzia

La domenica mattina, in una qualsiasi famiglia italiana, qual’è il profumo che invade casa?
Quel profumo difficile da dimenticare per chi ha avuto un’infanzia in cui era una regola
svegliarsi e mettersi a fare il ragù e la pasta all’ uovo fatta in casa.
Le mamme, le nonne, con le loro spianatoie, e i mattarelli di legno, e quella manualità, quell’abilità nel farle.
Io da piccola mi svegliavo con quel profumo, che già dall’alba invadeva casa, e rimanevo incantata a guardare mia madre, mentre le faceva.
Una montagna di farina con al centro una cavità, dove metteva le uova, un pò di sale, ed iniziava a togliere dalle estremità un pò di farina e la mescolava alle uova, e mano a mano quella montagna spariva, e diventava un impasto che lei lavorava con le mani, fino ad amalgamare il tutto.
Poi lo stendeva con maestria, con il mattarello, girava e stendeva, fino a renderlo sottile.
Gesti che non dimentico, che mi hanno insegnato tanto, e che sono nel mio cuore, perchè mi ricorderanno per sempre lei e il suo modo di fare.
Anche oggi questa usanza vive ancora, si tramanda di generazione in generazione, e non ci sono macchinari , neanche i più moderni, che potranno cancellare quei gesti, il modo e l’amore con cui le nostre mamme, le nostre nonne, ci preparavano la pasta all’uovo fatta in casa nelle nostre splendide domeniche italiane